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Un elegante appartamento a Parigi in stile Haussmann, ristrutturato dallo studio di architettura In Situ & Partners riflette l’essenza francese Secondo Impero, tra tradizione e modernità. «L’idea era di rispettare i codici estetici di un appartamento classico parigino, integrandoli con la funzionalità di una residenza moderna. Abbiamo ritrovato gli atti notarili ufficiali dell’appartamento risalenti al 19esimo secolo che ci hanno guidato nel ricreare i ritmi dello spazio» Spiega l’architetto Yacine Bensalem  fondatore di In Situ & Partners, studio di progettazione d’interni di lusso con sede a Hong Kong.« Il nostro intervento ha seguito le regole dello stile haussmanniano insieme alle influenze britanniche e asiatiche insite nel nostro DNA». Un progetto seducente e raffinato che valorizza l’alto artigianato, visibile nelle finiture eseguite a mano con incredibile perizia, e nei diversi pezzi su misura disegnati per questo appartamento a Parigi da In Situ & Partners e prodotti da esperti maestri italiani e francesi.

Come ha incorporato la sua estetica nello stile classico haussiano?

«Nel corridoio abbiamo creato delle mensole di pelle e bronzo, dando un tocco di glamour asiatico, che si ritrova anche nelle mensole di resina di stile giapponese sopra il camino del salone. Il corridoio, che separa la parte privata della residenza con quella di rappresentanza con il gran salone e lo studio, lo abbiamo concepito quasi come fosse uno spazio all’aperto. La lanterna e il pavimento geometrico del corridoio in particolare ricordano l’atrio di un palazzo parigino».

Qual è la prima cosa che l’ha rapita di questo appartamento parigino?

«Nonostante il proprietario precedente avesse eliminato tutti gli elementi distintivi dello stile haussmanniano, dal parquet alle modanature originali, alla divisione dei salotti, era facile immaginare com’era una volta. L’ingresso monumentale, le grandi finestre e i soffitti di tre metri, e naturalmente l’incomparabile vista sulla Tour Eiffel»

Materiali e palette di colori seguono i codici dello stile haussmanniano, come è avvenuta la selezione?

«Abbiamo ricreato l’involucro degli interni classici parigini, dai colori naturali come il bianco avorio per le pareti e i soffitti e il parquet di quercia a spina di pesce leggermente patinato per dare l’idea che sia stato vissuto. Per lo studio e per la powder room, la boiserie di legno di quercia scuro è ispirata in parte dallo stile britannico. Il pavimento del grande corridoio riprende un motivo geometrico tradizionale del 19esimo secolo realizzato in tre varietà di marmo italiano grigio, nero e bianco. Lo stesso motivo è replicato con le piastrelle del pavimento della cucina contemporanea dall’atmosfera più casual, dove abbiamo usato tonalità contrastanti come il grigio e il color ruggine della parete»

Qual è stata la sfida più grande di questo progetto? 
«Oltre al lavorare durante il periodo del Covid, credo che la sfida più grande sia stata quella di catturare lo spirito haussmanniano in maniera autentica e, allo stesso tempo, combinarlo con il nostro stile. Il fatto di aver studiato e lavorato 14 anni a Parigi, dove parte dei miei studi era dedicata all’architettura classica francese, ci ha aiutato. Siamo andati controcorrente perché credo che attualmente nel settore si valuti poco l’esercizio classico dell’architettura d’interni».

Come la sua estetica dialoga con le numerose opere d’arte?

«Abbiamo scelto numerose opere di Pierre Bonnefille che è un Maître d’Art, la nomina più alta per un artigiano, designer, pittore e colorista. Le sue opere incarnano la tradizione in modo poetico e contemporaneo. In una società dove tutti sentono il bisogno di appartenere ad una corrente precisa, lui è un mosaico di espressioni artistiche. Il suo lavoro si allinea ai nostri interventi che sono guidati da uno spirito artistico e poetico, con grande valore e spazio all’artigianalità e rispetto l’identità storica e culturale della residenza».

di Olivia Fincato
Originally published on AD Italia